Alberto Curci nacque a Napoli il 5 dicembre
del 1886 e vi morì il 2 giugno del 1973. |
Anzi, la vera attività editoriale ebbe inizio con l'operetta "Liebesboykott" ("Guerra all'amore") composta proprio da Alberto Curci su libretto tedesco di Johannes Bubendey e rappresentata ad Amburgo nel 1910 al "Neus Operetten Theater". |
Tornato in Italia, Alberto si dedicò alla carriera didattica ed ottenne, in seguito a concorso, la cattedra di violino a Palermo e a Parma. Successivamente, Francesco Cilea lo nominò, senza concorso, titolare di violino presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, di cui era direttore. Alberto vi rimase per 40 anni, formando una schiera di violinisti di spiccato rilievo sia come insegnanti che come concertisti, fra cui Aldo Pavanelli e Angelo Gaudino. |
Nel 1919, Alberto, con il fratello Alfredo e il Maestro Oreste de
Rubertis, diede vita ad una nobilissima iniziativa: l'istituzione
della Società "Amici della Musica",
sovvenzionata con fini mecenatistici dalla Casa Curci.
|
|
Insieme ai Maestri Vincenzo Romaniello e Celeste Capuana, Alberto Curci fu tra i primi insegnanti di un giovanissimo Renato Carosone, già irrimediabilmente segnato dalla sua irrefrenabile passione per la musica. |
|||
L'attività di compositore di Alberto fu strettamente legata alla tecnica del suo strumento prediletto, a lui più congeniale, che considerava il più alto mezzo di espressione artistica: il violino. |
|||
Lo testimoniano le sue opere per violino e orchestra: i tre "Concerti" (fra cui il "Concerto Romantico") e la "Suite Italiana in stile antico", e le opere didattiche, tuttora largamente utilizzate. Ad esempio, la "Tecnica Fondamentale del violino" in 6 volumi. |
|
||
La poliedrica, infaticabile e appassionata attività di Alberto fu premiata da altissimi riconoscimenti, come l'elezione per due trienni a componente del Consiglio Superiore delle Belle Arti, la nomina di Accademico di Santa Cecilia, il conferimento della medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione per i benemeriti della cultura e della scuola. |
Il gesto più singolare e memorabile di una vita interamente spesa per la musica fu l'istituzione, nel 1966, della "FONDAZIONE CURCI", la cui serata inaugurale fu conclusa da un concerto del "Quartetto Italiano". |
||
Alberto aveva
ormai 80 anni e avrebbe potuto finalmente riposare, soddisfatto ed
orgoglioso delle numerose mete raggiunte con il suo tenace lavoro, oltre
che godere delle proprie fortune. |
|
Egli cominciò ad attuare gradualmente i molteplici scopi della Fondazione: concorsi a premio per composizioni sinfoniche e da camera, concorsi a premio per esecuzioni strumentali, a cominciare dal violino, istituzione di premi d'incoraggiamento per i giovani allievi di musica, cicli di concerti da camera strumentali e vocali. |
La parte più ambiziosa del piano di attività della Fondazione riguardava i concorsi di esecuzione strumentale. Nell'autunno del 1967, si svolse il primo CONCORSO INTERNAZIONALE DI VIOLINO, di cadenza biennale, che ebbe immediata risonanza mondiale e promosse molti talenti anche nelle edizioni successive. |
Dopo molte
disavventure, che hanno portato a lunghi anni di silenzio della
Fondazione Curci, oltre che al suo cambio di sede, il concorso
internazionale di violino è rinato nel novembre 2002, quando la
dodicesima edizione si è felicemente svolta sotto la presidenza di
Gioacchino Lanza Tomasi. La giuria era composta da Michele Abbado, Marco
Fornaciari, Angelo Gaudino, Michael Frishenschlager, Sergej Krylov,
Aiman Mussakhogiayeva, Eugene Sarbu. Per informazioni: www.fondazionecurci.it |
2002 - XII° edizione del Concorso Internazionale di Violino "Alberto Curci" |
Website by FirpoNet